martedì 18 gennaio 2011

SAKEE SED - BACCO EP (2010)


Questa recensione è stata pubblicata per Shiver Webzine.

I bergamaschi Marco Ghezzi e Gianluca Perucchini tornano alla ribalta con un bellissimo Ep dopo il recente album d’esordio Alle Basi Della Roncola (Roncola è un monte bergamasco di cui sono originari), che ha raccolto molti consensi da parte della critica italiana ma anche di canali di diffusione come Rolling Stone e MTV.
La prima cosa che risalta alle orecchie, a differenza del precendente lavoro, è che il pianoforte Howard chiude le porte del suo saloon e viene messo in cantina, lasciando il posto a basso, rhodes, chitarre elettriche e vari strumenti di origini svariate, che vengono qui rispolverati sperimentalmente, anche in vista del futuro full lenght previsto per quest’ anno.
Bacco è il titolo di questo Ep composto da cinque tracce per la durata di 17 minuti, certamente poco sobri. La prima, dal titolo omonimo, è una ballata incrociata tra passi folk, country, rock e dall’ascolto immediato caratterizzato da un groove insolente e contagioso per gli arti inferiori. La sveglia suona ed è un nuovo risveglio, stavolta post-sbronza, fatto di assenza e di ricerca tra biscotti, tende e bicchieri vuoti in “C’è Stato Un Party”, una festa di cui ci si ricorda solo dinnanzi all’evidenza dei residui postumi trovati in casa, che ci danno l’impressione di essere stati utilizzati per suonare il brano.
“Oggi” è un traccia splendida in cui domina un basso alla Twin Peaks che culla e tormenta al tempo stesso, un testo spiazzante e quasi delirante che fa un pò male e toglie ogni credibilità alle parole portatrici di promesse bastarde.
Cosa capiresti se i tuoi occhi fossero davanti ad un oceano? Forse che siamo vermi in scatola. E se guardassero un cielo? Che siamo fuoco e paglia. Questi ed altri interrogativi, che non ci è dato capire vista la posizione di assenza in cui ci troviamo, sono presenti nel brano “Repetita Iuvant”, il più rock di questo lavoro. “Tralalala” conclude malinconicamente quest’ opera che, nella sua totale insolenza ed ebbrezza, appare autentica e forse proprio per questo assai convincente, pezzo dopo pezzo.
Vale.

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